Un ”bar al buio” nell’Istituto per ciechi di Palermo (art. del 14-02-2008)
L’opera fa parte del progetto di restauro, costo 5 milioni di euro, che sta per partire. Tempo previsto: due anni. Servirà all’adattamento funzionale degli spazi interni con scivoli e passaggi guidati.
PALERMO – Sarà restaurata villa del Pigno, sede dell’istituto per ciechi di Palermo. Il progetto di restauro avrà la durata di due anni ed è finanziato dalla Regione per un valore di 5 milioni di euro. L’istituto per ciechi Opere riunite Florio e Salomone di Palermo sorge a Villa del Pigno, un complesso monumentale del ‘700 a tre piani che occupa un area di 18 mila metri quadrati: 6 mila coperti e 12 mila di parco e spazi coltivati a giardino. I lavori, che all’interno dell’area inizieranno tra pochi giorni, rimetteranno a nuovo tutte le parti architettoniche e monumentali dell’edificio storico, i giardini, le corti, il campo sportivo, la chiesa, la sala concerti, l’aula multimediale. Fra gli interventi previsti, sarà ripristinato anche il “Villaggio dei suoni”, uno spazio con strumenti musicali di grandi dimensioni adatti a fare musicoterapia con i non vedenti. Inoltre verrà realizzato “un bar al buio”, senza luci dove tutto è pensato per i non vedenti: i tavoli, la macchina da caffè, la gelateria, la panineria. “Come avviene oggi in altri bar al buio operativi a Parigi, Milano e Roma – ha detto il presidente dell’istituto Gaetano Palmigiano – , l’idea è mettere in contatto le due situazioni e proporre a coloro che hanno una vita regolare le modalità di vita dei non vedenti”. Il progetto, curato da Maurizio Moscoloni e Rosalia Pullara, permetterà un adattamento funzionale degli spazi interni ai non vedenti con scivoli e passaggi guidati e soprattutto il rinnovamento dei servizi e degli impianti secondo le norme previste per i portatori di deficit visivo. Prevista anche la realizzazione di una palestra per gli studenti. Secondo quanto rende noto Palmigiano, il progetto rientra in una fase di riqualificazione dell’istituto che da alcuni anni risulta impegnato nell’adozione delle migliori tecniche educative e riabilitative. A Villa del Pigno hanno sede, attualmente, gli uffici amministrativi dell’associazione “Amici della Musica”, che usufruiscono anche della sala concerti dell’istituto. Nell’istituto, che è ubicato nell’area di piazza generale Cascino, vivono e studiano circa 90 non vedenti a convitto, 40 studenti a semi-convitto, una ventina di pluridisabili e operano decine di educatori, assistenti sociali, medici e psicologi. Fra gli altri progetti, al momento in cantiere, c’è la costituzione dell’Associazione ex allievi – tra loro vi sono molti avvocati e musicisti – che avrà sede all’interno dell’istituto. Una parte di Villa del Pigno nel 1895, fu donata dal commendatore Ignazio Florio jr all’istituto dei ciechi, onorando una promessa fatta tre anni prima, mentre già nel 1894 Francesca Salamone da Mistretta aveva donato la parte del suo patrimonio all’istituto delle cieche povere. Dall’unificazione delle due proprieta e nato un unico ente morale denominato Istituto dei ciechi Florio Salamone.