Per capire una diversità bisogna conoscere gli altri punti di vista. E quasi a voler privilegiare il ruolo che può rivestire la narrativa come forma d’espressione delle disabilità visive, ecco il volume “Inchiostro Invisibile” edito da La ZIsa (142 Pagine, 10 euro), un’antologia di racconti – da cui è tratta la frase iniziale – sull’ipovisione, scritta da quindici autori, presentata ieri all’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone di Palermo.
I racconti si propongono di offrire al lettore la possibilità di scoprire una visione del mondo diversa da quella quotidianamente offerta a ci ha, attraverso la vista, un normale rapporto con persone e cose. La cecità può farsi metafora: c’è la cecità dell’indifferenza, ma non può non venire in mente quella cecità bianca, lattiginosa, che colpisce a catena i personaggi di un famoso romanzo di Saramago, a metà tra un affresco sulla cecità morale del genere umano e un aopologo dellamore.