Redattore Sociale del 07/06/2021

All’interno dell’istituto dei ciechi Florio e Salamone un’oasi verde inclusiva e accessibile dove poter praticare in sicurezza attività ludico-motorie, di stimolazione sensoriale ed attività assistite con gli animali.

PALERMO. Nasce un’oasi verde, ricca di giochi e spazi diversi, pienamente inclusiva dentro il contesto urbano cittadino. Si tratta del Parco dei Suoni, che è stato realizzato nell’ampia area presso la corte esterna dello storico istituto dei Ciechi Florio e Salamone di Palermo. Il Parco dei Suoni, voluto dal consiglio di amministrazione dell’istituto, è stato riqualificato grazie alla collaborazione con l’associazione Vivi Sano onlus – già fondatrice del Parco della Salute – che ne coordinerà le diverse attività.
Dopo circa 20 anni, la corte esterna della sede dell’istituto, edificio costituito da un corpo centrale, nucleo originario risalente all’antica Villa del Pigno, è diventata un parco sportivo inclusivo polifunzionale, pienamente accessibile, dove poter praticare in sicurezza attività ludico-motorie, di stimolazione sensoriale ed attività assistite con gli animali. L’area, infatti, estesa per una superficie di 5000 metri quadrati, completata con lavori di riqualificazione, è dotata di arredi specifici per le persone con disabilità pluri-sensoriali e attrezzature inclusive.
Il Parco dei Suoni, sull’esempio del Parco della Salute, metterà in rete associazioni che svolgeranno le attività prendendosi anche cura del luogo con i propri volontari. Potranno partecipare alle attività gli ospiti dell’istituto: minori e giovani adulti con disabilità intellettivo-relazionale, persone con disabilità visive e/o uditive e con disturbi del neuro-sviluppo. Pur dando priorità a tutte le persone con disabilità, in un’ottica pienamente inclusiva, l’obiettivo del parco è quello di aprirsi a tutti divenendo punto di riferimento per le scuole e la città. Nel parco, per opera di familiari ed associazioni, sono stati piantati, inoltre, dieci alberi di ficus, ognuno dei quali è dedicato alla memoria di una persona deceduta.


“Il parco è organizzato in diverse aree – spiega l’architetto Pietro Silvestri dell’ufficio tecnico che ha seguito i lavori -. C’è uno spazio di pausa immerso tra alberi centenari in cui realizzeremo un sedile, ci sono degli spazi con alcuni strumenti particolari che se sollecitati hanno un suono diverso, c’è il parco giochi, l’area del tiro con l’arco e lo spazio degli sport di squadra per pallavolo, calcetto e basket. Abbiamo anche due percorsi tattili paralleli in cui il non vedente può percepire, anche senza scarpe, diversi materiali. Inoltre, sempre dentro il parco, ci sarà pure uno spazio dedicato alla terapia con gli animali: cani e pony. Infine c’è una piccola palestra al chiuso dedicata alle attività invernali”.
“Ci apriamo alla città soprattutto con un’attenzione particolare rivolta alle persone con disabilità – ha detto il presidente dell’istituto dei ciechi Tommaso Di Gesaro -. La nostra principale finalità è quella di lavorare per l’inclusione e l’integrazione sociale, per l’attività ludico-ricreativa e anche per l’accesso alle discipline sportive di persone che hanno anche pluri-disabilità. La città, in questo modo, si arricchisce perché è uno spazio bello e privilegiato che può servire anche per attività sociosanitarie e riabilitative. Tra i principali fruitori abbiamo i nostri 70 giovani con disabilità che frequentano a vario titolo l’istituto. Fra questi, abbiamo 20 persone con disabilità complesse in età post scolare che provengono dal centro diurno convenzionato con l’azienda sanitaria provinciale, un altro gruppo di 30 non vedenti e ipovedenti che proviene da un centro socio-educativo e poi c’è un centro ambulatoriale, da o a 18 anni, dove le famiglie portano i bambini e ragazzi per una presa in carico di carattere generale”. 
“Proprio sul modello del Parco della Salute abbiamo voluto supportare il progetto – afferma Danile Gilberti amministratore delegato di Vivi Sano onlus – con tutto il nostro bagaglio esperienziale. Con l’istituto abbiamo una convenzione che ci permetterà, intanto in questi primi mesi, di coordinare le attività dei giovani autistici e la presenza delle altre associazioni che fruiranno del parco. L’istituto con la nostra collaborazione si aprirà gradualmente a tutto il territorio a partire dalle scuole vicine. Da settembre l’obiettivo sarà quello di aprire realmente a tutta la città. Tra le attività, pensiamo pure di portare avanti iniziative dedicate alle persone anziane finalizzate all’invecchiamento attivo”.

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